AS I ponder'd in silence, Returning
upon my poems, considering, lingering long, A Phantom arose before
me with distrustful aspect, Terrible in beauty, age, and power, The
genius of poets of old lands, As to me directing like flame its eyes,
With finger pointing to many immortal songs, And menacing voice, What
singest thou? it said, Know'st thou not there is but one theme for
ever-enduring bards? And that is the theme of War, the fortune of
battles, The making of perfect soldiers. Be it so, then I answer'd,
I too haughty Shade also sing war, and a longer and greater one than
any, Waged in my book with varying fortune, with flight, advance and
retreat, victory deferr'd and wavering, (Yet methinks certain, or
as good as certain, at the last,) the field the world, For life and
death, for the Body and for the eternal Soul, Lo, I too am come, chanting
the chant of battles, I above all promote brave soldiers. |
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Mentre meditavo in silenzio,
tornando sulle mie poesie, facendo lunghe, esitanti considerazioni
su di esse, un Fantasma sorse davanti a me con un aspetto sospettoso,
terribile per bellezza, età e potenza, il genio dei poeti di antiche
terre, che volgeva verso di me i suoi occhi come fiamme, che indicava
col dito tanti canti immortali, e che con voce minacciante disse:
Che cosa canti? Non sai che non c'è che un tema sempre vivo per i
bardi? E che è il tema della Guerra, la fortuna delle battaglie, ilfare
dei pefetti soldati? Sia pure così, risposi io, anche io troppo altezzosa
ombra canto la guerra, più lunga e grande di ogni altra, ingaggiata
nel mio libro con alterna fortuna, con fughe, avanzate, ritirate,
vittorie rinviate e irresolute, (eppure mi sembra sicura, o come sicura
alla fine) campo di battaglia è il mondo, per la vita e la morte,
per il Cotpo e per l'eterna Anima, guarda, io anche sono venuto, a
cantare il canto delle battaglie, eformo soprattutto valorosi soldati.
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